Metamorfosi

Andrea ha iniziato ad elaborare questo progetto in un giorno di autunno, sviluppando il tema della Metamorfosi, che da sempre lo affascina in quanto in stretto contatto con il divenire costante ed eterno di ogni giorno. Nel realizzare quest'opera ha voluto intraprendere strade completamente diverse, a partire dal finanziamento via web realizzato con MusicRaiser, inseguendo un suono nuovo rispetto ai suoi lavori precedenti seguendo l'intenzione di creare un nuovo disco di musica per pianoforte, ispirato dal tema della metamorfosi e dalle orme di grandi pianisti come Kevin Kern, Yiruma, Ludovico Einaudi, Fabrizio Paterlini e Francesco Nigri.

Con il budget richiesto Andrea ha completato le registrazioni del disco (effettuate da un fonico di ottimo livello, lo stesso che già ha registrato "Partire" e "Stanze segrete", realizzare il mixaggio ed inserire effetti di elettronica, ambient, new age ad opera di Roberto Porpora, il mastering, la grafica, la stampa, lapromozione e la distribuzione fisica e digitale.

I temi trattati sono il cambiamento, l'amore, la speranza (in particolare la speranza di popoli oppressi, come il popolo sahrawi) e la libertà, motore di vita. Vi consiglio l'ascolto in cuffia, utile per la comprensione di tutte le nuove dimensioni sperimentate. Visita la pagina con le vostre domande.

Per il suo progetto Andrea sviluppato importanti collaborazioni con fotografi sparsi in tutto il mondo che hanno dato l'immagine alla sua musica e alle sensazioni che provoca in loro, sono stati realizzati diversi video clip (uno per ogni canzone) che verranno pubblicati settimanalmente su youtube e qui in un'interessante unione di arti diverse. Il primo video, "Strade", è stato pubblicato il 29 Aprile.

Quando iniziai a concentrarmi sul percorso di “Metamorfosi”, volevo stupire fin da subito i miei ascoltatori proponendo una canzone che segnasse una svolta sonora rispetto a “Stanze Segrete”, il mio lavoro precedente. In particolare volevo introdurre fin da subito quei leggeri effetti elettronici realizzati da Roberto Porpora che per tutto il disco fanno da background al mio pianoforte ed in questo caso a una melodia semplice, nostalgica e leggera, caratterizzata da un suono molto riverberato. Inoltre come introduzione alla Metamorfosi volevo fin da subito mostrare al pubblico la quantità enorme di strade che abbiamo davanti, la cui scelta dipende unicamente da noi, e che rappresenta una possibilità di svolta, positiva o negativa che sia. In un qualche modo, in mezzo a difficoltà e decisioni, siamo artefici del nostro futuro. Scrissi quelle piccole, delicate note in corrispondenza della mia prima laurea, un po’ per raccontare a tutti la fine di un percorso, un po’ per inaugurare il cambiamento che mi avrebbe caratterizzato e mi avrebbe portato ad un qualcosa di diverso, sconosciuto e ignoto, l’ennesimo bivio da affrontare. Nel frattempo avevo deciso di fare un ulteriore passo ed iniziare un progetto fotografico per cui ogni canzone del nuovo disco sarebbe stata rappresentata da un fotografo diverso che, con la sua sensibilità, avrebbe dovuto interpretare la mia melodia e donarle immagini in grado di raccontarla. Per “Strade”, feci la mia proposta a Roberto Gallico, amico che mi segue dai tempi di “Partire” e che ho sempre apprezzato come fotografo amatoriale per una sensibilità fuori dal comune ed originale, in grado di scorgere dettagli che sfuggono ad un normale osservatore. Roberto è un fotografo di città e questo fatto si contrapponeva decisamente con la mia visione di uomo di campagna, che rappresenta un mondo significativamente diverso: non nego che questo fatto mi abbia incuriosito ancora di più! Il risultato di questo mix è il video di “Strade”, che potete vedere qui di seguito. Se vi piace, vi invito a condividerlo… e a fare i vostri complimenti a Roberto. 😀

"Ho deciso di affrontare il tema del popolo sahrawi in seguito ad un viaggio umanitario di un mio familiare... le foto sono il risultato "visivo" di quel viaggio. Il popolo sahrawi, come tutti i popoli oppressi, sopravvive aggrappato ad un futuro incerto, dove l'unica, grande certezza che hanno è la speranza... e a quella si aggrappano ogni giorno. Questa vuole essere una canzone di speranza per chi, nonostante tutto, continua a sorridere e a credere in un domani migliore."

La terza traccia del mio disco “Metamorfosi” è un brano dalla melodia semplice ed efficace, facile da ricordare, che fin da subito ha riscosso feedback positivi.
La composi in autunno, stagione nella quale sono convinto nascano le idee migliori (come sostiene anche il mio amico pianista Fabrizio Paterlini), e fin da subito decisi di preservarne la spontaneità, all’insegna del minimalismo quasi estremo, senza inutili fronzoli e abbellimenti, esaltandone l’essenza. L’unico piccolo artificio è caratterizzato dall’inserimento di alcuni effetti, realizzati da Roberto Porpora, che riguardano un fruscio stile vinile e dei soundscapes. Questi suoni sono quelli che caratterizzano tutto il disco e sui quali da tanto tempo si dibatte, con una schiera di ascoltatori che li ama e li trova un valore aggiunto ed altri che li considerano un disturbo.
Il concetto del brano è la ricerca della luce, allegoria della verità, della libertà e dell’essere pienamente sé stessi. Questa luce è sfuggente, appare e scompare, si dona in sfumature mutevoli, giocando con il suo inseguitore. Sta all’individuo continuare a cercarla, senza mai fermarsi su dogmi prestabiliti e solidi, rinnovandosi in continuo divenire.
Al contempo il disco Metamorfos iè stato oggetto di un interessante progetto fotografico, per il quale ogni traccia è stata associata ad un fotografo diverso, che l’ha interpretata con le proprie immagini. Nel caso di Giochi di Luce ho deciso di giocare in casa e ho scelto l’omonimo progetto fotografico che portiamo avanti io e Maria De Vivo. Il nostro scopo è quello di visitare più posti possibili, siano essi lontano o dietro casa, in nome dell’indagine, della sete di conoscenza di persone e luoghi diversi, forse anche per conoscere meglio noi stessi: tutti questi viaggi sono immortalati da immagini che regolarmente pubblichiamo sulla nostra pagina Facebook o Instagram.

"Per questa canzone, ho scelto un caro amico, fotografo ed artista. Non ho mai avuto dubbi che Vito Giacopini potesse fare un lavoro ottimo... ma da quando ci siamo trovati per sviluppare il video, il risultato ha iniziato a sorprendermi sempre più! Credo che Vito abbia saputo riprodurre perfettamente quello che volevo esprimere in musica e lo ha fatto con foto preziose e delicate, che toccano una sensibilità unica. Indimenticabili anche i nostri momenti di discussione sull'arte, sulla fotografia, sulla musica... un grande lavoro, di una persona straordinaria."

Metamorfosi

Metamorfosi

Strade

Canzone della speranza Sahrawi

Giochi di luce

Frammenti

Metamorfosi

Riflessi d'autunno

Sunshine after rain

Cuori nel vento

Moments of life

Fluire

Memoria

Diario di un viaggiatore

Passeggiata alla ricerca ti me stesso